Come funziona uno scorrimento?
Eccoti un esempio pratico
Facciamo un esempio. Quest’anno i posti messi a disposizione dall’università di Padova erano 378. Ipotizziamo che il punteggio dell’ ultimo assegnato in questo ateneo sia 39.
Angela ha svolto il test a Padova (sua prima scelta), conseguendo un punteggio di 37.
Puoi capire che non potrà essere assegnata nella sua prima preferenza, ma, fortunatamente, è riuscita a rientrare nei posti disponibili all’università Chieti, la sua seconda preferenza indicata. Angela risulta dunque assegnata a Chieti e prenotata a Padova. Decide di esprimere l’interesse all’immatricolazione, dunque non si immatricola a Chieti, aspettando l’esito degli scorrimenti a Padova.
Durante i quattro giorni di attesa, non tutti i candidati assegnati a Padova completano le procedure di immatricolazione, perciò alcuni vengono eliminati dalla graduatoria. Ipotizziamo, a puro titolo di esempio, che questi candidati siano 30. Uno scorrimento di trenta posti abbassa il punteggio minimo di accesso a Padova di tre punti, portandolo a 36.
Niente di più confortante per Angela che, con i suoi 37 punti, verrà assegnata a Padova, dove ora potrà immatricolarsi. Martina, invece, si è posizionata 181esima a Chieti, la sua prima scelta. Ha ottenuto un punteggio di 34 punti, inferiore a quello di Angela, che perciò le sta davanti in graduatoria. Martina esprime l’interesse all’immatricolazione. Dal momento che i posti disponibili a Chieti sono 180, e che Angela ha liberato il suo, ci sono buone notizie anche per Martina. Infatti sarà la prima candidata ripescata tra i prenotati di Chieti e potrà accedere alla sua prima scelta. Hai tutto ciò che serve sapere. Ora puoi decidere come muoverti: puoi provare a trovare il risultato del tuo test di ammissione e prevederne l’esito o aspettare l’ultimo appuntamento per scoprire la graduatoria definitiva.